Data del viaggio: 09/14/2022
Categorie: Storico-Archeologico, Musei, Chiese
Alloggi: Non includere alloggi
Livello culturale: 3
Panorama: 3
Sforzo fisico: 3
Socialità: 3
Livello di spesa: 3
Città di partenza: Agrigento
Agrigento
Giorno 1
Agrigento
Giorno 1
n. 1
Valle Dei Templi
Valle dei Templi, 92100 Agrigento (AG)
Racchiusa tra Rupe Atenea, Colle di Girgenti, Collina dei Templi e bagnata dai fiumi Akragas e Hypsas, emerge in tutto il suo splendore la citta’ di Akragas. I resti, ancora in parte visibili, della cinta muraria lunga 12 km e delle sue 9 porte d’accesso parlano chiaramente di un incredibile sviluppo edilizio tra la meta’ del VI e la fine del V secolo a.C. Prima della sua distruzione da parte dei Cartaginesi nel 406 a.C., la citta’ assunse enormi dimensioni durante le tirannidi di Falaride e di Terone fino al periodo democratico, in cui spicco’ la figura del filosofo Empedocle. Si presento’ nuovamente un periodo florido dopo l’avvento di Timoleonte alla fine del III secolo a.C. Nel 210 a.C., invece, venne conquistata dai Romani durante le guerre puniche che le diedero il nome di Agrigentum. Vengono attribuiti al periodo romano almeno due tempietti, il teatro, il bouleuterion, il Quartiere Ellenistico Romano e tutto l’assetto urbanistico che ha come punto di riferimento il poggio di San Nicola, proprio dove oggi si trova il Museo Archeologico. Gli abitanti della nuova citta’ si dedicarono alle attivita’ di estrazione, raffinazione e commercio dello zolfo sfruttando il porto di San Leone. La collina su cui sorge la Valle dei Templi fu popolata fino alla conquista musulmana, fra l’829 e l’840 d.C., dopo il periodo cristiano di cui sono testimonianze la necropoli e i vicoli sotterranei. La Valle dei Templi venne utilizzata per produzioni agricole e artigianali come le officine ceramiche, documentate da alcune fornaci, mentre la nuova citta’ Girgenti dall’arabo Gergent o Kerkent si sviluppo’ sulla collina dove oggi troviamo la citta’ moderna di Agrigento. La Valle dei Templi e’ il sito archeologico più famoso di Agrigento ricco di templi costruiti in stile dorico del periodo ellenico e anche romano riconosciuto come Patrimonio mondiale Unesco dal 1998.
Costo: INTERO € 12.00 / RIDOTTO € 7.00 valido per i cittadini di età compresa tra i 18 e i 25 anni della comunità europea
Orari apertura: 9 / 15 – 15 / 19
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n. 2
Museo Archeologico
Contrada San Nicola, 12, 92100 Agrigento (AG)
Il Museo archeologico regionale colleziona reperti archeologici che raccontano la storia di Agrigento e del suo territorio circostante.Progettato dall’architetto Minissi e inaugurato nel 1967, è il maggiore dei musei archeologici della Sicilia centro-Valle dei Templi che nel territorio della provincia di Agrigento e Caltanissetta è possibile ammirare i reperti dell’antico abitato di Akragas e delle necropoli vasi greco-italioti e attici, frammenti architettonici e decorativi dei Templi, statuette fittili di divinita’ ctonie, sculture di altissima fattura, ma anche testimonianze dell’arte ceramica corinzia. La sala ospita il colossale Telamone: l’originale infatti è conservato all’interno delle sale del Museo mentre percorrendo la Valle dei Templi troveremo una copia ben costruita e rappresentativa.
Costo: Biglietto Solo museo: intero € 8,00 – ridotto € 4,00 / Biglietto Museo + Valle dei Templi: intero € 13,50 – ridotto € 7
Orari apertura: 9 / 15 – 15 / 19
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n. 3
Palazzo Vescovile – MUDIA
Via Duomo, 96, 92100 Agrigento (AG)
Il Palazzo Vescovile, che si trova accanto alla Cattedrale di San Gerlando, è una realizzazione dell’architettura civile di Agrigento e fu costruito nell’XI secolo dal vescovo Gerlando. L’architetto Domenico Dolcemascolo, intorno alla meta’ del Settecento, ridisegno’ il palazzo e fu considerata la trasformazione più importante. L’importanza dell’edificio non si ferma all’esterno, con la sua facciata elegante e i suoi balconi a ringhiera inginocchiata, ma si riferisce soprattutto alla presenza di opere artistiche all’interno è possibile ammirare una statua marmorea della Madonna di Monserrato, in stile gaginesco e molte belle tele recentemente restaurate, tra cui ricordiamo l’opera di Pompeo Buttafuoco "Santi Cosma e Damiano". una Pieta’ del XVI secolo di autore ignoto. le tele dell’artista agrigentino Nunzio Magro, "il Martirio di S. Erasmo" e la "Madonna col Bambino e i Santi Liborio, Lucia, Biagio, Raffaele". gli "Angeli musicanti" di Francesco Narbone, pittore del secolo XVIII. "I sette santi Vescovi" di Francesco Sozzi 1732-1795. i ritratti dei Vescovi agrigentini molti dei quali realizzati da Giuseppe Cristadoro. Dal 2014 sono state trasferite all’interno anche le opere del Museo Diocesano, che diedero vita al Museo MUDIA.
Costo: 4
Orari apertura: 10 / 14 – 16 / 19
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